Velocità astratta – L’auto è passata è un dipinto realizzato da Giacomo Ball nel 1913. È la terza parte di un trittico insieme ai dipinti Velocità astratta + paesaggio (Velocità astratta + paesaggio) e Velocità astratta + suono (Velocità astratta + rumore). Il dipinto utilizza uno stile astratto ed è considerato parte del movimento artistico del Futurismo. Abstract Speed – The Car has Passed si trova attualmente alla Tate Gallery di Londra.
Balla si è dedicato alla ricerca sul fenomeno del movimento. È autore di numerosi studi e dipinti che esaminano il dinamismo del movimento in diverse forme. Il trittico Velocità astratta, a cui Balla lavorò tra il 1913 e il 1914, è un esempio di un’estetica futurista chiaramente definita, basata su una sintesi di influenze cubiste e post-impressioniste. Contrapponendo un campo di colori puri con pochissimo spazio per i toni sfumati, Balla pone una base divisionista alla composizione. Un forte impulso cubista si avverte nell’applicazione della prospettiva mobile e nella frammentarietà geometrica che caratterizza tutti e tre i dipinti. Il paesaggio futurista perde le qualità pastorali della pittura di paesaggio tradizionale. Rappresenta la dinamica del movimento in natura, sia che il paesaggio sia uno degli elementi della composizione, sia che sia un paesaggio indipendente nel caso dell’aeropittura. Nel caso del trittico Abstract Speed , si tratta di esplorare l’idea futurista di permeare tutti gli elementi viventi e non viventi nello spazio. Giacomo Balla dipingeva sopra le cornici, prolungando così lo spazio del quadro oltre quello tradizionalmente occupato. In questo modo, Balla estrae la scena dalla realtà del quadro e la avvicina allo spettatore.
Cosa viene rappresentato in Velocità astratta – L’auto è passata
Abstract Speed – the Car has Passed è il dipinto finale del trittico Abstract Speed. Abstract Speed – The Car has Passed completa il trittico includendo nell’aria le tracce dei gas di scarico lasciate dall’auto in transito.
Analisi
Abstract Speed – The Car has Passed conclude questo vibrante trittico . Questa composizione, la più ridotta della tavolozza, presenta contorni chiari del paesaggio, che segue coloristicamente la struttura tripartita della scena attraverso dominanti blu, verdi e bianche. Le tracce dei gas di scarico nell’aria lasciate dall’auto in transito, presentate in tonalità rosa pallido, sono l’unico elemento che indica la recente presenza dell’auto nello spazio.
Trattando le componenti visive dell’assenza dell’auto, Balla indirizza lo spettatore verso un rapporto intuitivo con la scena. Proprio di questo scrive insieme a Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo e Gino Severini nel Manifesto tecnico della pittura futurista del 1910:
Per concepire e comprendere le bellezze inedite di un quadro futurista, l’anima deve essere purificata; l’occhio deve essere liberato dal suo velo di atavismo e cultura, in modo che possa finalmente guardare alla Natura e non al museo come unico e solo standard.
Una volta ottenuto questo risultato, si ammetterà prontamente che le tinte brune non sono mai passate sotto la nostra pelle; si scoprirà che il giallo risplende nella nostra carne, che il rosso divampa e che il verde, il blu e il viola danzano su di essa con un fascino incalcolabile, voluttuoso e carezzevole.
Opere d’arte correlate
Abstract Speed – The Car Has Passed fa parte di un trittico di dipinti di Balla insieme ai quadri Abstract Speed + Landscape (Velocità astratta + paesaggio) e Abstract Speed + Sound (Velocità astratta + rumore).