Il Surrealismo è stato un movimento artistico e letterario che ha utilizzato la fantasia, il mito e l’immaginario onirico nella creazione di opere d’arte. Il movimento surrealista nasce in Europa negli anni Venti come reazione alle atrocità della Prima Guerra Mondiale e ai valori politico-culturali dell’epoca.
Le caratteristiche dell’opera d’arte surrealista includono: L’utilizzo dell’elemento fantastico, di un’atmosfera metafisica e di immagini oniriche che raffigurano ambienti e paesaggi misteriosi, e altro ancora. Le tecniche surrealiste includono: Collage, scarabocchio, frottage e altro ancora.
Tra gli artisti visivi più significativi del movimento surrealista figurano André Breton, Salvador Dalì e René Magritte. Tra le opere d’arte surrealiste più significative ricordiamo: “La persistenza della memoria” di Salvador Dalí, “La battaglia dei pesci” di Andre Masson e “Le Dejeuner en Fourrure” di Meret Oppenheim.
Che cos’è il Surrealismo?
Il Surrealismo è stato un movimento artistico e letterario che ha utilizzato la fantasia, il mito e l’immaginario onirico nelle opere d’arte. Il Surrealismo è emerso in Europa negli anni Venti come reazione alle atrocità della Prima Guerra Mondiale e ai valori politico-culturali dell’epoca. Il Surrealismo è stato definito da un atteggiamento di sperimentazione e di apertura alle possibilità e agli esiti inattesi, ribellandosi ai limiti della mente razionale e, quindi, alle norme sociali repressive. Il Surrealismo è stato indissolubilmente legato alle teorie psicoanalitiche di Sigmund Freud, che sono state alla base del completo rifiuto del razionalismo e del conformismo da parte del movimento.
Origini del termine “surrealismo”
Il termine “surrealismo” ha origine con lo scrittore francese Guillaume Apollinaire, che coniò la parola “surrealismo” nel 1917. Il termine “surrealismo” deriva dalle parole francesi “sur” (su, sopra) e réalisme (realismo, realtà). La traduzione letterale è “al di sopra o al di là della realtà”. I surrealisti miravano ad attingere all’inconscio e a mescolare il logico con l’irrazionale, il sogno e la realtà per creare una nuova iper-realtà.
Gli artisti surrealisti hanno utilizzato la fantasia, il mito e l’immaginario onirico per creare opere; hanno sperimentato una serie di mezzi di comunicazione e processi innovativi in modi non convenzionali e simbolici per esplorare il funzionamento interno della loro mente. I contributi surrealisti hanno avuto un ruolo significativo nella storia dell’arte, influenzando numerosi movimenti artistici successivi, e il loro lavoro è ancora attuale.
Surrealismo Movimento artistico Storia
Il Surrealismo nacque come movimento letterario a Parigi nel 1924 e fu un’emanazione del movimento Dada. Ex membro del gruppo Dada, lo scrittore e poeta André Breton, deluso dalla mancanza di direzione di Dada, iniziò a cercare di sperimentare pratiche nuove e innovative. Fortemente influenzato dalle idee di Sigmund Freud (il padre della psicoanalisi), Breton utilizzò le teorie di Freud per fondare la filosofia del Surrealismo, che si concentrava sui processi intuitivi e automatici.
Andre Breton fondò e guidò il movimento surrealista, che attirò numerosi giovani scrittori e artisti francesi desiderosi di esplorare il potenziale creativo della mente inconscia. Breton e gli artisti surrealisti utilizzarono una varietà di mezzi e furono pionieri nell’uso dell’associazione casuale tra testo e immagine.
Breton scrisse “Il manifesto surrealista” e definì il surrealismo come: “Automatismo psichico allo stato puro, con il quale ci si propone di esprimere – verbalmente, per mezzo della parola scritta, o in qualsiasi altro modo – il funzionamento effettivo del pensiero. Il dettato del pensiero, in assenza di ogni controllo esercitato dalla ragione e al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale”.
La più importante mostra surrealista internazionale si tenne alla Galleria delle Belle Arti di Parigi nel 1938. Il Surrealismo ha avuto un impatto significativo su diverse discipline oltre alla letteratura e alle arti visive, come la musica, il cinema e il teatro, la filosofia, la teoria sociale e politica. Pur avendo sede in Francia, il Surrealismo si diffuse in tutto il mondo, attirando molti artisti nella sua cerchia, soprattutto negli anni Trenta e Quaranta, un periodo sottolineato da grandi preoccupazioni per una società sull’orlo del collasso. Con la crisi dei crescenti disordini politici e la seconda guerra mondiale, molti surrealisti si trasferirono nelle Americhe, diffondendo ulteriormente le loro idee.
Breton si impegnò sempre più nell’attivismo politico rivoluzionario come obiettivo principale del movimento, il che portò alla dispersione dei membri del gruppo surrealista in gruppi artistici più piccoli. La fine della seconda guerra mondiale segna l’inizio della fine del surrealismo, che cessa di esistere come movimento intorno al 1960.
L’interesse dei surrealisti per i processi automatici e l’attenzione per il subconscio e la mente inconscia hanno influenzato gli artisti che hanno aperto la strada al movimento dell’Espressionismo astratto negli anni Quaranta.
Caratteristiche dell’arte surrealista
Le caratteristiche visive del surrealismo sono le seguenti:
- L’elemento di fantasia
- Atmosfera metafisica
- Immagini oniriche e inquietanti, che ritraggono ambienti e paesaggi misteriosi.
- Rappresentazione con precisione quasi fotografica. Resa iperrealistica di forme e volumi
- Una distorsione della realtà con elementi contraddittori e associazioni casuali.
- Eccentrico, scioccante e misterioso
- Creature inquietanti e forme fantastiche ricavate da oggetti di uso quotidiano
- L’uso della forma visiva per esprimere e tradurre l’inconscio
- Tecniche e forme sperimentali come il collage, il frottage, lo scarabocchio, la decalcomania e il grattage.
I surrealisti hanno sperimentato vari mezzi, come la scrittura, la pittura, le tecniche sperimentali, gli oggetti e le sculture, la fotografia e il cinema. Tuttavia, l’immaginario dei dipinti surrealisti è forse l’elemento più distinto del movimento. Le opere surrealiste possiedono un elemento di sorpresa con accostamenti inaspettati e inquietanti e temi assurdi. I surrealisti erano interessati all’interpretazione dei sogni e li consideravano come espressioni di emozioni e desideri repressi. Ogni artista ha utilizzato temi e motivi ricorrenti tratti dai sogni e dalla mente inconscia.
“Essere surrealista significa escludere dalla propria mente ogni ricordo di ciò che si è visto, ed essere sempre alla ricerca di ciò che non è mai stato”, René Magritte
Uno dei principi centrali del surrealismo è l’uso dello spostamento. Con la rimozione e lo spostamento di un elemento dal suo contesto originale e familiare, i surrealisti giocavano con accostamenti scioccanti per innescare nuove associazioni psicologiche per lo spettatore.
Tecniche del surrealismo
Gli artisti surrealisti impiegarono e inventarono una varietà di tecniche e giochi, tra cui: Automatismo, collage, scarabocchio, frottage, decalcomania e grattage. Lo scopo di queste tecniche è stato quello di esplorare un processo creativo libero e privo di decisioni consapevoli e di una mente razionale. Hanno prodotto una serie di lavori ed esplorato vari metodi e mezzi. Collage, scarabocchio, frottage, decalcomania e grattage sono solo alcune delle tecniche che artisti come Max Ernst e Joan Miró hanno ideato e utilizzato per produrre opere d’arte inaspettate e persino bizzarre. Artisti come Hans Arp hanno utilizzato la tecnica del collage, mentre Meret Elisabeth Oppenheim ha creato assemblaggi di oggetti comuni.
Una delle tecniche più utilizzate da molti artisti surrealisti per attingere alla mente inconscia era l’automatismo. Il termine “automatismo” in psicologia descrive comportamenti e processi involontari che avvengono senza lo sforzo cosciente di una persona, come la respirazione, i riflessi, le abilità motorie e procedurali, i pregiudizi nascosti e così via. I surrealisti si ispirarono sia alla “scrittura spiritica” dei medium sia alle tecniche psicoanalitiche utilizzate da Freud e altri per rivelare i pensieri inconsci dei pazienti attraverso i monologhi.
I surrealisti svilupparono tecniche di scrittura “automatica”, di linguaggio, di pittura, di libera associazione di immagini e testi e di giochi di gruppo interattivi come il Cadavere squisito, che ritenevano li avrebbero aiutati a svelare aspetti nascosti della psiche umana e a creare opere più potenti e genuine.
Opere d’arte surrealista
Esempi di opere d’arte surrealiste famose sono i seguenti:
Salvador Dalì, LA PERSISTENZA DELLA MEMORIA, 1931
Salvador Dalì inventò il Metodo Critico Paranoico, attraverso il quale induceva uno stato mentale di allucinazioni senza l’uso di sostanze chimiche, che gli permetteva di sfuggire alla realtà e di sperimentare visioni che poi traduceva in arte.
Nella sua opera “La persistenza della memoria”, Dalì ha creato un’immagine bizzarra di un mondo allucinato e di un luogo misterioso. Il dipinto presenta un paesaggio desertico con un mare sullo sfondo, un volto sfigurato e addormentato, un pezzo di edificio a sinistra con un albero secco e orologi che si sciolgono tutt’intorno. Tutti gli elementi della composizione sono dipinti con grande dettaglio e grande abilità tecnica, con l’uso della prospettiva e della profondità.
L’elemento più caratteristico è rappresentato dagli orologi che si sciolgono, che possono essere interpretati come un simbolo del concetto del trascorrere del tempo perso nei sogni o nel subconscio. Le formiche che camminano sugli orologi rappresentano il decadimento e l’usura del tempo. Non c’è alcun movimento, tutto si è fermato. Ma il titolo “la persistenza della memoria” può anche riferirsi al fatto che il tempo si è fermato nei vecchi ricordi.
La battaglia dei pesci, Andre Masson, 1927
Questa opera a tecnica mista, “Battle of Fishes”, è stata creata da Andre Masson con la tecnica della pittura automatica, come indica il lavoro di linee gestuali libere e aggressive. L’immagine emersa da questo processo automatico presenta una feroce battaglia sottomarina tra pesci dai denti aguzzi. Comunica un senso di confusione, ma anche un movimento ritmico e un equilibrio tra i diversi elementi: le linee gregarie, le aree di sabbia e le intense fuoriuscite di sangue rosso.
Quest’opera è una rappresentazione della brutalità della vita e delle gravi ansie che Masson ha sofferto a causa dei traumi fisici e psicologici subiti durante la Prima Guerra Mondiale. Dopo la guerra, Masson fu ricoverato in un istituto e soffrì di insonnia e di incubi ricorrenti, che gli servirono da ispirazione per le sue opere surrealiste. Per Masson, il Surrealismo era lo strumento ideale per trovare sollievo ed esprimere i suoi pensieri e sentimenti inconsci.
GOLCONDA, René Magritte, 1953
Nella sua opera “Golconda”, l’artista belga René Magritte presenta centinaia di figure maschili con cappotti e cappelli che inizialmente sembrano cadere come gocce di pioggia da un cielo limpido in una scena suburbana piena di case tradizionali belghe. Tutte le figure sono identiche, ma si differenziano per l’orientamento e la distanza tra loro, mentre trasmettono uno stato statico come se fluttuassero a mezz’aria. La composizione è asimmetrica e non c’è un punto centrale. C’è uno schema che si ripete e che crea un ritmo e un movimento avanti e indietro. Lo stesso Magritte viveva in un ambiente suburbano simile e vestiva in modo simile.
Magritte utilizza immagini realistiche in modo fantastico ed enigmatico per sfidare la percezione delle persone. Il tentativo di comprendere il significato più profondo dell’immagine sarà inefficace, poiché il mistero è alla base dell’opera; lo stesso Magritte ha dichiarato: “I miei quadri sono immagini visibili che non nascondono nulla; evocano il mistero e, in effetti, quando si vede uno dei miei quadri, ci si pone questa semplice domanda: “Che cosa significa?”. Non significa nulla, perché anche il mistero non significa nulla, è inconoscibile”.
Di seguito è riportato un elenco più ampio dell’arte surrealista:
- L’uovo nella chiesa o il serpente (1932) di André Breton
- Carnevale di Arlecchino (1924-25) di Joan Miró
- Il figlio dell’uomo (1964) di Rene Magritte
- Il tradimento delle immagini (1929) di René Magritte
- I barbari (1937) di Max Ernst
- Eine Kleine Nachtmusik (1943) di Dorothea Tanning
- Disegno automatico (1934) di Andre Masson
- Palla sospesa (1930-31) di Alberto Giacometti
- La tentazione di Sant’Antonio (1946) di Salvador Dalí
- Telefono aragosta (1938) di Salvador Dalí
- Il carnevale di Arlecchino (1924) di Joan Miró
- Il campo coltivato (1923-1924) di Joan Miró
- Mamma, papà è ferito! (1927) di Yves Tanguy
- I pantaloni di Ulu (1952) di Leonora Carrington
- Ho visto tre città (1944) di Kay Sage
- Pablum celeste Remedios Varo Uranga
- Io e il villaggio (1911) di Marc Chagall
- Celestial Pablum (1958) di Remedios Varo
Artisti surrealisti
Alcuni degli artisti surrealisti più noti sono: André Breton, Salvador Dalì, René Magritte, Jean Arb, Andre Masson, James Ensor, Juan Miró, Max Ernst, Meret Oppenheim.
Salvador Dalì (1904 – 1989)
Artista spagnolo, uno dei più importanti e riconoscibili artisti surrealisti. Una figura molto eccentrica dell’arte surrealista. Mentre gli altri surrealisti si affidavano maggiormente ai sogni e alla tecnica dell’automatismo per trarre e svelare le loro fantasie dal subconscio, Salvador Dalí si presenta come un vero e proprio paranoico. Ha lavorato con tutti i mezzi, lasciando un ricco corpus di opere, composto da dipinti a olio, disegni, acquerelli, grafica, gioielli e oggetti di ogni tipo.
René Magritte (1898-1967)
Rene Magritte è nato il 21 novembre 1898 a Lessines, in Belgio. Magritte è stato un pittore surrealista belga con influenze dadaiste. Nel suo lavoro, spesso dà nuove interpretazioni a oggetti familiari. L’arte di Magritte mostra uno stile più rappresentativo del surrealismo. Oltre agli elementi narrativi, le sue opere sono spesso spiritose e divertenti. Mescola assurdamente immagini e idee completamente contraddittorie, opposte e diverse. Il suo intento era quello di scuotere le aspettative convenzionali dello spettatore. Attraverso le sue composizioni fantastiche uno stile chiamato “realismo magico”.
Rene Magritte è morto il 15 agosto 1967 a Schaerbeek, in Belgio.
Meret Elisabeth Oppenheim (1913 – 1985)
Meret Elisabeth Oppenheim è nata il 6 ottobre 1913 a Berlino, in Germania. È nata in Germania, ma è identificata come artista svizzera. Nel 1932 si trasferisce a Parigi per studiare belle arti, dove conosce l’artista svizzero Alberto Giacometti e l’artista francese Jean Arp, e presto si unisce al gruppo dei surrealisti. Oppenheim ha realizzato oggetti che hanno sorpreso e deliziato il pubblico. Ha lavorato con vari mezzi come la pittura, gli oggetti e gli assemblaggi, la tecnica mista e la fotografia. Ha studiato alla Scuola di Belle Arti di Basilea e ha partecipato a mostre collettive di artisti surrealisti. Il rapido riconoscimento e il successo, tuttavia, la portarono alla malinconia e all’ansia, con un conseguente declino del suo lavoro, che durò per vent’anni. Torna sulla scena artistica nel 1954.
Oppenheim è considerato il più importante rappresentante del surrealismo in Svizzera. È nota soprattutto per i suoi assemblaggi iconici e bizzarri, che rimuovono oggetti comuni dal loro contesto familiare. Meret Elisabeth Oppenheim è morta il 15 novembre 1985 a Basilea, in Svizzera.
Joan Miró (1893-1983)
Joan Miro è stato un pittore e scultore catalano spagnolo. Nato il 20 aprile 1893 a Barcellona, in Spagna, Mirò è diventato uno dei più grandi e amati artisti del XX secolo. È considerato un “poeta” dell’immagine. Poche persone possono resistere al fascino di figure e simboli allegri, spiritosi, fantasiosi e, a volte, minacciosi. Utilizza tecniche automatiche e fonde la fantasia surrealista con la pittura astratta. Viene spesso classificato tra i surrealisti, anche se preferisce tenersi a distanza da loro e si rifiuta di firmare i loro manifesti. Oggi è riconosciuto come un importante precursore dell’Espressionismo astratto americano.
Joan Miro è morto il 25 dicembre 1983 a Palma, in Spagna.
Max Ernst (1891-1976)
Max Ernst è stato un pittore e scultore tedesco considerato un ponte tra il dadaismo e il surrealismo. Era un artista autodidatta senza alcuna formazione ufficiale in campo artistico, ma ha ispirato una generazione di artisti americani mentre risiedeva negli Stati Uniti dopo essere fuggito dall’Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. Si è distinto per la combinazione di diverse tecniche utilizzate per rendere i dettagli e penetrare il misterioso mondo della natura. Inventa le notevoli tecniche del Frottage e del Grattage e la tecnica del dripping, adottata poi da Jackson Pollock; lavora anche con il collage e l’assemblaggio.
Max Ernst è nato il 2 aprile 1891 a Brühl, in Germania, ed è morto il 1° aprile 1976 a Parigi, in Francia.
L’elenco completo degli artisti surrealisti è riportato di seguito:
- André Breton
- Hans Arp
- Max Ernst
- Salvador Dalí
- Alberto Giacometti
- Joan Miró
- René Magritte
- Man Ray
- Yves Tanguy
- Leonora Carrington
- Pablo Picasso
- Meret Oppenheim
- Hans Richter
- Hans Bellmer
- Luis Bunuel
- Claude Cahun
- Remedios Varo
- André Masson
- Gala Dalí
- Paul Eluard
- Louis Aragon
- Charles Baudelaire
Chi ha influenzato il Surrealismo?
I surrealisti utilizzarono la teoria dei sogni di Freud come base teorica del loro lavoro, in particolare il suo libro L’interpretazione dei sogni (1899). Freud ha sottolineato che i sogni e l’inconscio sono una finestra sui mondi interiori complessi e repressi delle nostre motivazioni più profonde, delle nostre paure più recondite e dei nostri pensieri sulla sessualità, sul desiderio e sulla violenza. I surrealisti cercarono di dare a queste teorie psicoanalitiche un’espressione poetica e artistica, applicando pratiche come l’ipnosi, la scrittura automatica, la camminata sperimentale e la registrazione dei sogni, solo per citarne alcune. Prima di loro, i dadaisti avevano anche sperimentato metodi come l’ipnosi per accedere al subconscio.
Le influenze artistiche del movimento surrealista, tuttavia, provengono da molte fonti diverse. L’influenza più diretta per molti surrealisti fu l’opera di Giorgio de Chirico, che come loro utilizzò immagini fantastiche con accostamenti illogici e bizzarri nei suoi dipinti metafisici. De Chirico non era un surrealista, anche se il suo impatto sul movimento fu così grande che spesso viene scambiato per tale. Il fondatore del movimento, André Breton, aveva persino scelto l’opera di De Chirico “Il sogno di Tobia” come emblema del movimento.
I surrealisti erano anche attratti dalle opere di artisti impegnati nel primitivismo, nell’ingenuità o nell’immaginario fantastico, e si ispirarono anche ad artisti del Rinascimento come Giuseppe Arcimboldo e Hieronymus Bosch.
Chi ha influenzato il Surrealismo?
La mostra Fantastic Art, Dada, Surrealism, del1936, al Museum of Modern Art di New York, lasciò una profonda impressione su molti artisti americani, come Jackson Pollock, che iniziò a sperimentare l’automatismo. I suoi esperimenti porteranno in seguito ai suoi drip paintings.
A causa degli sconvolgimenti politici in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale, New York emerse come fulcro di una nuova avanguardia che privilegiava l’astrazione come mezzo per accedere all’inconscio, contrariamente all’approccio più realistico dei surrealisti europei. La rapidità con cui questo movimento rivoluzionario e le idee surrealiste si diffusero nella scena artistica newyorkese è dimostrata dalla mostra di Peggy Guggenheim del 1942, nella galleria Art of this Century, di artisti di influenza surrealista, come Rothko, Gottlieb, Motherwell, Hoffman, Still e Pollock, tra i pittori europei Miró, Klee e Masson.
Infine, il Surrealismo ha lasciato un impatto così profondo sulle arti che ancora oggi si espande a livello globale. Molti artisti contemporanei sono ancora oggi affascinati dai principi del Surrealismo e creano opere per esplorare il proprio mondo interiore ed esprimere la propria creatività.