La mezzatinta o “mezzo-tinto” è una tecnica di stampa sviluppata nel XVII secolo che utilizza uno strumento per creare una superficie ruvida su una lastra di metallo, che viene poi inchiostrata e stampata.
L’incisione inizia creando una texture uniforme su una lastra di metallo facendo “oscillare” uniformemente e sistematicamente uno strumento chiamato rocker sulla lastra.
Le aree della lastra che sono state sfregate appaiono più chiare quando vengono inchiostrate e stampate, mentre quelle lasciate intatte appaiono più scure. Questo metodo consente di ottenere gradazioni sottili e dettagli fini nella stampa.
Esempi di opere d’arte e di artisti che utilizzano la mezzatinta sono “Il grande boia con la testa di San Giovanni Battista” (1658) del principe Rupert del Reno, conservato al Metropolitan Museum of Art di New York; “Il tenente colonnello Banastre Tarleton” (1782) di John Raphael Smith e “Il sole che cade su una porta” (1910) di Peter Ilsted. Anche artisti contemporanei come Jukka Vänttinen e Carol Wax utilizzano questo metodo.
Definizione di mezzatinta
La mezzatinta, nota anche come “mezzo-tinto”, che in italiano significa “mezzo tono”, è una forma di calcografia sviluppata nel XVII secolo. La tecnica consiste nel creare una superficie ruvida su una lastra di metallo, in genere rame, facendo oscillare ripetutamente uno strumento specializzato chiamato “rocker” sulla lastra.
Il movimento di oscillazione del bilanciere spinge piccole bave nella superficie della lastra, creando una struttura uniforme che trattiene l’inchiostro.
L’incisione è di tipo sottrattivo, cioè l’artista parte da una lastra grezza e poi ne lucida alcune parti per ottenere l’immagine desiderata. Questa tecnica è l’opposto di un metodo additivo, come l’incisione, in cui l’artista inizia con una lastra liscia e poi crea l’immagine incidendo linee nella lastra di rame.
Storia della mezzatinta
La mezzatinta è una tecnica di stampa con una ricca storia che risale al XVII secolo. È stata realizzata da un artista tedesco di nome Ludwig von Siegen e gli artisti e i tipografi europei l’hanno subito apprezzata.
Era molto diffusa nel XVIII e XIX secolo, quando gli incisori a mezzatinta la utilizzavano per creare ritratti, paesaggi e altri tipi di stampe. Con l’avvento della fotografia e di altri metodi di stampa all’inizio del XX secolo, la tecnica è andata in disuso. Tuttavia, di recente è tornato in auge grazie alla riscoperta delle sue qualità uniche da parte degli artisti.
Storia della mezzatinta: L’invenzione della mezzatinta
Ludwig von Siegen, nato in Germania, era un maestro di disegno del XVII secolo e un incisore professionista alla ricerca di un modo per creare immagini con la stessa gamma tonale dei dipinti. Scoprì che, creando una superficie ruvida su una lastra di rame, poteva realizzare stampe con un’ampia gamma di toni, dal nero pieno al grigio chiaro.
Il processo di Siegen rappresentò una svolta significativa nella stampa, in quanto permise di creare stampe con una gamma di valori tonali molto più ampia di quanto fosse possibile con altre tecniche di stampa dell’epoca, come l’incisione e l’acquaforte. Ciò ha permesso di creare immagini altamente dettagliate e realistiche, quasi indistinguibili dai dipinti.
Anche i tipografi olandesi si accorsero della tecnica di stampa, come Jan van Somer, Abraham Blooteling e il principe boemo in esilio Rupert, cugino di Carlo II.
Nonostante agli hobbisti sia attribuito il merito dell’invenzione e dell’espansione del processo di mezzatinta in Gran Bretagna, fu il principe Rupert a sviluppare il rocker, uno strumento che migliorò notevolmente l’efficienza e l’accessibilità del processo.
Il principe Rupert, membro della Royal Society in esilio in Olanda, fu introdotto all’approccio. La mezzatinta è stata sviluppata per la prima volta in Gran Bretagna, ma è stata tenuta sotto stretta sorveglianza e solo pochi appassionati, tra cui il principe Rupert e John Evelyn, hanno avuto accesso a questa tecnica durante le sue fasi formative.
Nel 1669, William Sherwin creò la prima mezzatinta datata del re Carlo II.
Il pittore olandese Wallerant Vaillant, che lavorò come aiutante del principe Rupert del Reno, imparò la mezzatinta e divenne il primo incisore professionista di questo mezzo.
Storia della mezzatinta: Stampe a colori
Nel XVIII secolo, la storia e la tecnica della mezzatinta furono ulteriormente sviluppate e rese popolari dal tipografo britannico James McArdell e da altri incisori come John Smith e Paul Sandby.
La tecnica è stata ampiamente utilizzata nelle stampe di ritratti, consentendo un elevato grado di realismo e di dettaglio. Molti artisti famosi dell’epoca, come Joshua Reynolds e Thomas Gainsborough, utilizzarono la mezzatinta per creare ritratti di personaggi della società, compresi i reali e la nobiltà.
La mezzatinta è stata utilizzata anche per riprodurre immagini di dipinti, come paesaggi e nature morte. Artisti come Jan van der Vaart e Bernhard Vogel utilizzarono questa tecnica per creare paesaggi romantici e le stampe a mezzatinta di queste scene erano molto ricercate dai collezionisti.
Jacques-Fabien Gautier-Dagoty di Parigi è stato il pioniere di una procedura di stampa a quattro lastre per le stampe mezzatinta a colori. I figli di Dagoty avrebbero continuato la tradizione di famiglia, ma la Rivoluzione francese avrebbe posto fine al costoso processo di stampa.
Storia della mezzatinta: Riproduzioni e accessibilità
Nel XIX secolo, la mezzatinta divenne un metodo popolare per la produzione di stampe, ma dovette competere con altri metodi di produzione, come la litografia, che era più veloce e richiedeva meno lavoro.
Ciononostante, molti artisti continuarono a utilizzare la mezzatinta per creare stampe altamente dettagliate e realistiche. Gli artisti hanno utilizzato la tecnica dell’incisione anche per riprodurre illustrazioni per libri e pubblicità commerciali.
Nel corso del XIX secolo, la mezzatinta è stata utilizzata anche per riprodurre dipinti a olio, in particolare quelli degli antichi maestri. Le riproduzioni d’arte hanno contribuito a rendere popolare il lavoro di questi incisori a mezzatinta e a renderlo più accessibile al pubblico.
La mezzatinta è stata utilizzata anche nell’illustrazione scientifica, in particolare nella riproduzione di esemplari botanici e zoologici. La capacità della mezzatinta di creare copie altamente dettagliate e accurate la rendeva una tecnica ideale per questo scopo.
Nell’ultima parte del XIX secolo, con la diffusione della fotografia, l’arte della mezzatinta perse parte della sua importanza come processo di stampa.
Storia della mezzatinta: Arte di nicchia
All’inizio del XX secolo, la litografia e la fotocalcografia divennero più popolari della mezzatinta per la produzione di stampe. Ma alcuni hanno continuato a usare questa tecnica, soprattutto quelli che apprezzavano il fatto che permettesse loro di realizzare stampe d’arte con molti dettagli e colori ricchi.
Negli anni Sessanta e Settanta, la mezzatinta ha conosciuto una nuova popolarità tra gli artisti e gli stampatori, soprattutto negli Stati Uniti. Artisti come Robert Kipniss, Leonard Baskin e John Taylor Arms hanno continuato a studiare le possibilità di questa tecnica e hanno contribuito al ritorno della mezzatinta tra i metodi di stampa nel mondo dell’arte moderna.
Nel XXI secolo la mezzatinta continua a essere utilizzata da artisti e stampatori, anche se rimane una tecnica di nicchia. Molti artisti e stampatori contemporanei trovano questo approccio interessante perché crea immagini ricche di tonalità e di dettagli con una qualità tattile unica.
Processo della tecnica della mezzatinta: Passo dopo passo
La tecnica della mezzatinta è un metodo di stampa che prevede le seguenti fasi:
- Preparazione: La superficie della lastra di rame viene irruvidita con uno strumento chiamato “rocker” per creare uno strato uniformemente fine e denso di piccole bave.
- Raschiatura e brunitura: la superficie viene poi lucidata per rimuovere le sbavature nelle aree in cui l’artista desidera ottenere i toni più chiari nella stampa finale.
- Inchiostrazione: La lastra viene quindi inchiostrata con un rullo e l’inchiostro viene poi rimosso dalla superficie, lasciando l’inchiostro solo nelle aree incassate.
- Stampa: La lastra viene quindi fatta passare attraverso una pressa con un pezzo di carta, che raccoglie l’inchiostro dalle aree incassate e lo trasferisce sulla carta, creando la stampa finale.
Gli strumenti necessari per creare questa forma d’arte includono:
- Piastra metallica: La piastra è solitamente in rame.
- Dorsale: Strumento con un’estremità curva che crea una texture uniforme. Inizialmente, gli artisti utilizzavano una roulette (un piccolo disco ricoperto di aghi affilati) per perforare la lastra di rame, ma in seguito si utilizzò una culla o un dondolo.
- Raschietto: Strumento sottile e affilato utilizzato per raschiare le bave.
- Brunitore: Strumento liscio e arrotondato utilizzato per brunire la lastra mezzotinta.
- Inchiostro: l’inchiostro utilizzato per la mezzatinta è solitamente un nero solido o un inchiostro a base di olio di colore scuro.
- Rullo: Strumento utilizzato per applicare l’inchiostro alla lastra in modo uniforme.
- Pressa: Per trasferire l’inchiostro dalla lastra alla carta è necessaria una macchina da stampa.
- Carta: Per la stampa dell’immagine finale è necessario utilizzare carta di alta qualità.
Oltre a questi strumenti essenziali, alcuni artisti possono utilizzare anche aghi, coltelli in miniatura e un lucidatore per disegnare sulla superficie.
Processo di mezzatinta Fase 1: preparazione della lastra
La preparazione della lastra metallica è il primo passo per la creazione di una stampa mezzatinta. Il rame è il metallo tradizionale utilizzato nella stampa a mezzatinta grazie alla sua malleabilità, che lo rende facile da lavorare e permette di ottenere dettagli fini nella stampa finale.
Gli stampatori devono irruvidire la superficie fino a ottenere la consistenza di una carta vetrata estremamente ruvida utilizzando un bilanciere. L’utensile metallico a bilanciere ha un’estremità curva e viene utilizzato per creare una struttura uniforme di piccole bave sulla superficie.
Quando le lastre di rame vengono stampate, queste bave trattengono l’inchiostro e trasferiscono l’immagine sulla carta da incisione. Le bave sono visibili a occhio nudo e si possono sentire passando un dito sulla superficie della piastra.
Il bilanciere viene tenuto leggermente inclinato e scorre sulla superficie della piastra, creando una struttura uniforme di piccole bave sulla piastra. Il bilanciere viene spostato avanti e indietro centinaia di volte per garantire una distribuzione uniforme delle bave.
Il bilanciere può essere realizzato in diversi materiali. Alcuni sono in acciaio, altri in ottone e altri ancora con manici in legno. Anche la forma e le dimensioni del dondolo possono variare: alcuni hanno un bordo curvo, altri un bordo dritto. Un bilanciere pulito e ben curato assicura una sgrossatura uniforme della piastra.
Processo di mezzatinta Fase 2: raschiatura e brunitura
La brunitura e la raschiatura sono due tecniche fondamentali utilizzate per disegnare un’immagine sulla lastra nel processo di stampa a mezzatinta. Raschiando e brunendo selettivamente il rame, gli incisori a mezzatinta possono creare un’ampia gamma di valori tonali, dal nero pieno alle delicate sfumature di grigio e al bianco brillante.
Le aree scure si creano lasciando intatta la superficie ruvida. Più l’artista lucida, più leggera sarà la stampa, e questa tecnica viene utilizzata per rendere morbide le gradazioni.
La brunitura è il metodo per levigare la superficie ruvida della lastra creata dall’utensile a bilanciere per creare le luci e le aree luminose nella stampa finale. Il brunitoio, uno strumento liscio, arrotondato o ovale, appiana e liscia le bave sulla superficie della lastra.
Gli stampatori possono utilizzare il brunitoio in modi diversi per creare altri effetti, ad esempio applicando più o meno pressione o utilizzando forme e dimensioni diverse del brunitoio. L’artista utilizzerà il brunitoio per creare i punti luce, le aree chiare e le sfumature morbide.
L’artista utilizzerà anche uno strumento di raschiatura, di solito una lama affilata, per creare una texture più profonda e pronunciata sulla lastra. Raschiando la bava a vari livelli o con una pressione diversa si ottengono effetti diversi. Quanto più profondamente gli incisori mezzatinta raschiano, tanto più chiara sarà l’area stampata, e si usa per dare contorni e punti luce più netti.
Fase 3: inchiostrazione della lastra
Prima di inchiostrare la lastra, è essenziale pulirla accuratamente per rimuovere eventuali detriti di rame accumulatisi sulla superficie, in genere con un panno morbido o una spazzola.
Alcuni artisti amano ottenere un’anteprima dell’immagine stampata strofinando un po’ di polvere di carbone sulla lastra. Prima di inchiostrare, l’incisore può lavare via la polvere di carbone con acqua e sapone.
Una volta pulita, la lastra viene inchiostrata con un rullo o un tampone e un inchiostro spesso e viscoso. L’inchiostro viene applicato sull’intera superficie della lastra, riempiendo le scanalature e le valli create dai processi di brunitura e raschiatura.
Una volta inchiostrata, la lastra viene pulita per rimuovere l’inchiostro in eccesso dalla superficie. L’artista strofina la lastra con un movimento circolare, lasciando l’inchiostro nelle aree incassate e rimuovendolo dalle aree lisce.
Fase 4: stampa della lastra
La stampa dell’incisione è la fase finale della creazione di una stampa. Il metodo prevede il trasferimento dell’inchiostro dalla lastra alla carta.
Una volta che la lastra è stata inchiostrata e asciugata, vi si appoggia sopra un foglio di carta. La lastra e la carta vengono posizionate sulla pressa e la pressa viene messa in funzione. La pressa esercita una pressione sulla lastra e sulla carta, trasferendo l’inchiostro dalla superficie alla carta.
Dopo il funzionamento della macchina da stampa, la stampa viene rimossa dalla macchina e ispezionata. Se necessario, l’artista può regolare l’inchiostro o la pressione applicata durante la tiratura.
Dopo aver stampato un piccolo numero di incisioni, la lastra viene pulita per rimuovere eventuali residui di inchiostro e detriti.
È importante notare che il processo di stampa può essere eseguito a mano, ma solo un piccolo numero di disegni a mezzatinta rimarrà nitido dopo ripetute stampe. Gli artisti dilettanti che non dispongono di un torchio devono applicare una pressione sufficiente a trasferire l’inchiostro dalla lastra alla carta.
Opere d’arte famose in mezzatinta
Il livello di dettaglio e di realismo che gli stampatori possono raggiungere con la mezzatinta è impressionante. Dai complessi lavori al tratto ai sottili cambiamenti di tono, le opere in mezzatinta mostrano un livello magistrale di maestria. Ogni pezzo racconta una storia unica e la personalità e lo stile dell’artista sono visibili nelle sue opere.
Autoritratto (Jean-Étienne Liotard, 1785)
“Autoritratto” è una stampa mezzatinta su carta realizzata dall’artista svizzero Jean-Étienne Liotard nel 1785. L’opera mostra Liotard seduto davanti a uno sfondo semplice, vestito in abiti ottomani e con un turbante in testa.
È stato probabilmente creato per rappresentare il suo aspetto, la sua abilità e la sua personalità. Il dipinto si distingue anche per l’abbigliamento di Liotard, non convenzionale per l’epoca, che riflette i suoi viaggi e il suo interesse per altre culture. Attualmente si trova al Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra, in Svizzera.
Lunedì nero. o la partenza per la scuola (William Redmore Bigg)
“Black Monday or the Departure for School”, opera di William Redmore Bigg e incisa da John Jones nel 1790, è una mezzatinta colorata a mano con acquerelli e pigmenti bianchi su carta leggermente strutturata.
Raffigura un folto gruppo di bambini che lasciano le loro case per andare a scuola il lunedì mattina, con genitori e assistenti che li salutano. Attualmente si trova al British Museum di Londra, nel Regno Unito.
Una visita al collegio (George Morland, 1788)
“A Visit to the Boarding School” è un’opera d’arte a colori in mezzatinta su carta creata da George Morland nel 1788. La stampa mostra un gruppo di persone riunite in una stanza, al centro dell’attenzione la madre e i suoi figli.
L’atmosfera generale dell’immagine è di calore e cura. Attualmente si trova a Londra, nel Regno Unito, come parte della Wallace Collection.
Domande frequenti su Mezzotinta (FAQ)
Ecco alcune domande frequenti sulla stampa a mezzatinta.
Qual è lo scopo della mezzatinta?
La mezzatinta era particolarmente popolare nel XVII e XVIII secolo per la riproduzione di stampe di belle arti e ritratti. All’epoca era una delle poche tecniche in grado di produrre un’elevata variazione tonale, consentendo una rappresentazione più accurata dell’opera d’arte originale.
La creazione di una stampa a mezzatinta richiede molto tempo e la stampa spesso consuma le lastre dopo un numero relativamente basso di impressioni. Tuttavia, le immagini finali sono altamente dettagliate e hanno una qualità ricca e vellutata che è ancora oggi molto apprezzata.
Gli artisti utilizzano ampiamente questa tecnica per creare una stampa bella e dettagliata che di solito viene utilizzata per riprodurre dipinti e disegni. Nel XVIII secolo, i tipografi utilizzarono le stampe a mezzatinta anche per produrre illustrazioni di libri e sviluppare mappe e piani architettonici.
Qual è la differenza tra acquaforte e mezzatinta?
L’acquaforte e la mezzatinta sono tecniche di stampa utilizzate per creare immagini su lastre di metallo, ma il metodo e il risultato finale sono diversi.
L’acquaforte crea un’immagine applicando un rivestimento protettivo, come cera o vernice, a una lastra metallica, quindi utilizzando un ago o un altro strumento affilato per tracciare una linea attraverso lo strato e nella lastra.
La lastra viene quindi immersa in un bagno acido che intacca il metallo esposto, creando linee o aree di profondità variabile. La lastra viene poi inchiostrata e pressata su carta per ottenere la stampa finale. L’immagine finale ha linee dettagliate, che sembrano più un disegno.
La mezzatinta, invece, crea un’immagine raschiando e bruciando una lastra ricoperta da uno strato di sottili bave metalliche. La lastra viene quindi inchiostrata e pulita; quando la lastra viene pressata sulla carta, le aree raschiate e brunite non trattengono l’inchiostro, dando luogo a un’area più chiara della stampa.
Più la lastra viene raschiata e brunita, più sarà brillante. L’immagine finale presenta molte sfumature morbide e sembra più simile a un dipinto.
In sintesi, l’acquaforte usa acido e aghi per creare un’immagine mordendo la lastra di metallo, mentre la mezzatinta usa il raschiamento e la brunitura per creare un’immagine rimuovendo le particelle di metallo. L’acquaforte è usata per creare linee, mentre la mezzatinta è usata per le variazioni tonali.
Qual è la differenza tra acquatinta e mezzatinta?
L’acquatinta e la mezzatinta sono tecniche di stampa che creano variazioni tonali in una stampa.
L’acquatinta crea variazioni tonali incidendo una lastra con una sostanza fine e granulare chiamata “polvere d’acquatinta” o “colofonia”.
La lastra viene quindi immersa in un bagno di acido, che intacca le parti della lastra non protette dalla colofonia. Quanto più profonda è l’incisione, che rende le aree di stampa più scure, tanto più a lungo la lastra rimane nell’acido.
La mezzatinta, invece, crea variazioni tonali raschiando e bruciando un’incisione a mezzatinta che è stata uniformemente ricoperta da uno strato di particelle metalliche sottili. La lastra viene quindi inchiostrata e pulita; quando la lastra viene pressata sulla carta, le aree raschiate e brunite non trattengono l’inchiostro, dando luogo a un’area più chiara della stampa.
Come si identifica una mezzatinta?
Per riconoscere una mezzatinta, un mercante d’arte osserverà le caratteristiche linee sottili e incrociate nelle varie tonalità di grigio. Si creano raschiando uno strumento con un bordo dentato. Questi contorni possono essere visibili sui bordi della stampa.
La mezzatinta è caratterizzata da segni sulla lastra e dall’aumento dei livelli di inchiostro caratteristici di un torchio calcografico. L’usura estrema era prevista per una lastra mezzotinta precoce. In questo modo le ristampe sono molto più leggere.